La fecondazione assistita è la strada che la medicina e la scienza odierna ha riservato alle coppie che hanno difficoltà a procreare in modo naturale.
È una strada tortuosa, complicata, non priva di rischi per la salute della donna e del bambino, ma anche di ostacoli e delusioni.
È anche la concreta possibilità di aggirare la natura e poter realizzare il desiderio di un figlio, divenendo genitori.

Chi si imbatte in questa strada, talvolta lo fa in modo consapevole, dandosi la possibilità di comprenderne la complessità, talvolta invece ci finisce con superficialità, come facile alternativa alla via naturale.

fecondazione assistitaSpesso poi le implicazioni psicologiche, non solo dovute alle fatiche insite nel percorso della PMA, ma anche ad elementi di elaborazione necessari rispetto alla propria condizione di sterilità o ipofertilità, quindi al lutto in termini psichici per non aver potuto concepire un figlio naturalmente, senza poi considerare le scelte quando si affronta una fecondazione eterologa, dove il concepito possederà un corredo genetico almeno per metà ignoto, sono spesso sottovalutate o del tutto trascurate.
Questo poi rischia di ripercuotersi sulla genitorialità, sulla modalità di sentirsi madri e padri, e sulla coppia che deve affrontare non poche pressioni di natura psicologica, ma anche economica e familiare.
Cosa dire, cosa no, cosa appartiene solo alla coppia, cosa riguarda la famiglia allargata?
E ancora cosa poi dire al bambino, della fatica o delle scelte che la volontà di averlo hanno comportato?
E ancora, come sostenere davvero la coppia che compie, spesso con dolore e fatica, quella scelta con il rischio piuttosto elevato di affrontare di nuovo la delusione del loro sogno?

Ancora molto la psicologia in generale,  e quella perinatale in particolare, ha bisogno di interrogarsi sulle conseguenze psicologiche della fecondazione assistita, ma anche del ruolo della psiche rispetto il concepimento, e quindi di quanto il benessere anche psicologico favorisca la possibilità di procreare.

In generale, pur conoscendo la materia abbastanza bene e accompagnando molte coppie in questo importante percorso, come professionista, ho molte più domande che risposte.
Perciò mi limito a compiere al meglio il mio lavoro affinché quella donna, quell’uomo e quella coppia possano sostenere e sostenersi reciprocamente nel modo migliore in quella che è sovente una grande prova evolutiva per la coppia e per la famiglia.

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